COVID-19 LE NORME DI LAVORO PSICOLOGICO IN STUDIO

11.03.2020

A seguito della rilevante situazione di allarme dovuto al nuovo virus COVID-19, anche a noi psicologi è stato chiesto di collaborare per favorire la prevenzione e allo stesso tempo garantire continuità terapeutica e assistenziale a pazienti privati che vengono regolarmente in studio. 

L'ordine ha consigliato di seguire un vademecum che allego nelle parti di rilievo a seguire, dove vengono indicate le linee guida da applicare in questa fase di allarme e urgenza; tutti noi speriamo che l'allarme rientri presto. Per far sì che questo accada è necessaria la collaborazione generale, ecco perché per quanto mi riguarda ho deciso di applicare le normative in modo ligio e congruo, pur cercando di garantire continuità terapeutica. In che modo verranno applicate le normative vigenti?

- QUALI SONO LE NORMATIVE DELL'ORDINE PSICOLOGI MARCHE? VADEMECUM PER PSICOLOGI

A seguito viene riportato parte del vademecum inviato dall'Ordine Psicologi Marche

1. "POSSO CONTINUARE A RICEVERE NEL MIO STUDIO PRIVATO? CON CHE PRECAUZIONI?"

SI, Attualmente, non sono previste a livello di Ordinanze sospensioni delle normali attività professionali private, quali le attività libero-professionali di studio su base individuale. Per quanto riguarda attività di consulenza in studio, sono necessarie solo le normali precauzioni igieniche generali se professionista e paziente sono asintomatici e non vi sono particolari fattori epidemiologici di rischio (provenienza da aree estere o nazionali a particolare rischio epidemico, frequentazione diretta di soggetti positivi o sospetti, etc.). Se vi sono sintomi (febbre, tosse, dispnea) o fattori di rischio epidemiologico, gli appuntamenti devono ovviamente essere rinviati. Devi applicare in ogni caso, a tutela tua e dei tuoi clienti, le precauzioni raccomandate dall'Istituto Superiore di Sanità: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus

 Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute. Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l'infezione: bisogna lavarsi le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol con almeno il 60% di alcol. Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non lavate.

 Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci; usa fazzoletti monouso.

 Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate.

 Tieni una distanza di almeno 1-2 metri durante i colloqui (valuta anche gli eventuali impatti di setting, e sii pronto a discuterne con il paziente se opportuno).

 Tieni a disposizione un dispenser di soluzione igienizzante idroalcolica, da far usare ai pazienti prima della manipolazione di test, materiali diagnostici, giochi per bambini che debbano poi essere poi usati da altri. Valuta come comunicare in modo sereno la richiesta di farne uso.

 Devi prestare particolare attenzione in caso di attività di natura psicocorporea, che richiedono a volte un contatto più ravvicinato col paziente, e dove il rispetto delle norme di igienizzazione (uso di soluzione idroalcolica) deve essere tassativo.

 Ricordati inoltre di pulire regolarmente le superfici di lavoro (tavoli, sedie) e sanitarie del tuo studio con disinfettanti adeguati (a base di cloro o alcol), e di arieggiare regolarmente i locali. In caso tu abbia una sala d'attesa, tieni maggiormente distanziate le sedie, e pulisci giornali o materiali di gioco/lettura lasciati a disposizione dei clienti. Regola di buon senso, lavorando a contatto con altri, è di verificare quotidianamente la propria temperatura e stato di salute. In caso anche solo di leggera febbre o altri sintomi come tosse e dispnea, SOSPENDI temporaneamente la tua attività, o passa a modalità online.

2. "IN STUDIO, VEDO SOGGETTI IN ETÀ EVOLUTIVA. DEVO PRENDERE QUALCHE PRECAUZIONE PARTICOLARE?"

Professionalmente, niente di diverso rispetto al punto precedente. I bambini sono però spesso meno attenti alle norme igieniche generali; pertanto presta particolare attenzione alla rigorosa igienizzazione di oggetti, giochi, tappetini e superfici con cui sono entrati in contatto...

3. "FACCIO TERAPIE / LAVORI DI GRUPPO, DEVO INTERROMPERLE?"

No, se è possibile garantire il rispetto della distanza minima di sicurezza di un metro è possibile continuare a condurre terapie di gruppo o incontri che prevedano la partecipazione di più utenti. Ciò potrebbe risultare difficile in alcune attività, quali quelle tipo psicodramma o interventi psicocorporei. E' ovviamente necessario che gli utenti siano tutti asintomatici e senza rischi epidemiologici; il rispetto da parte di tutti i partecipanti delle norme igieniche generali diventa ovviamente molto importante, e gli stessi devono essere avvisati degli aspetti di privacy (la positività di un componente può portare a dover indicare l'identità degli altri componenti del gruppo)...

4. "SE UN PAZIENTE ANNULLA L'INCONTRO CON SCARSO PREAVVISO, POSSO CHIEDERE DI ESSERE PAGATO LO STESSO?"

Ci si rifà come sempre agli accordi pregressi sui recuperi sedute...

5. "SE MI AMMALO IO, POTREI ESSERE CHIAMATO A RIFERIRE I NOMI DEI MIEI PAZIENTI IN CASO DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA?"

La tutela di Salute Pubblica in situazione di emergenza sanitaria è prevalente rispetto alla privacy individuale. In caso tu risultassi positivo al Coronavirus, e dovessi essere quindi coinvolto in procedure di indagine epidemiologica, dovrai fornire i nominativi delle persone con cui sei venuto in contatto (non è necessario - ed è ovviamente da evitare perché sottoposto a Segreto Professionale - lo specificare il motivo clinico; semplicemente, indicherai che hai avuto contatti ravvicinati per motivi di lavoro con una data persona)...

6. IL PUNTO 6 NON E' DI INTERESSE PER I PAZIENTI

7. "HO UN PAZIENTE CHE HA PAURA DI MUOVERSI, O RISIEDE IN UN'AREA IN CUI LA MOBILITÀ È STATA INTERROTTA. POSSIAMO USARE SKYPE COME MODALITÀ ALTERNATIVA DI LAVORO?"

La consulenza online, se esperti del suo uso, potrà essere molto preziosa proprio per i pazienti che possono trovarsi in situazioni di isolamento, o residenti in zone rosse; nel qual caso la si può proporre come utile forma di supporto e/o continuità della relazione clinica. (rispettando Raccomandazioni del CNOP 2017)...

8. "COSA DIRE AI MIEI PAZIENTI PARTICOLARMENTE IN ANSIA O SPAVENTATI? CI SONO FONTI DI RIFERIMENTO DA CONSIGLIARE?"

Rimandare alle fonti ufficiali: sito Ministero della Salute, sito dell'Istituto Superiore di Sanità, Numero Verde Regione Marche 8004936677 Numero verde del Ministero della Salute 1500, ed i medici curanti. Adattando la comunicazione alle esigenze e istanze di ognuno, si può - a puro titolo di esempio - indicare ai clienti che è normale essere in ansia, che è utile evitare "information overload", che è opportuno stare attenti alle molte Fake News che circolano, che si possono mettere in atto utili comportamenti protettivi (anche per aumentare il loro empowerment), e che devono fare riferimento solo a fonti informative accreditate...

9. "LAVORO COME DIPENDENTE (DI UNA COOPERATIVA, UNA SCUOLA, ETC.). COSA DEVO FARE?"

Seguire sempre le indicazioni di prevenzione generale e poi le indicazioni specifiche del tuo datore di lavoro. Contattalo se ritieni di dover svolgere funzioni potenzialmente a rischio: dovranno essere sentiti RSPP e Medico Competente per quanto riguarda la tutela della salute dei dipendenti, e dovranno fornirti indicazioni operative chiare e i DPI eventualmente necessari. In tal caso, segnala anche a loro se hai particolari problemi di salute (pregresse patologie respiratorie, immunitarie, etc.) che ti possono rendere soggetto a maggiore rischio clinico.

10. HO ORGANIZZATO UN EVENTO/CORSO DI FORMAZIONE PER I PROSSIMI GIORNI CHE PREVEDE LA PARTECIPAZIONE DI PIÙ PERSONE. DEVO ANNULLARLO?

Il Dpcm del 5 marzo 2020 prescrive la sospensione di tutte le iniziative come riunioni, meeting, corsi, etc. che prevedano affollamenti di persone non in grado di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro. Se tale misura minima di sicurezza non è garantita o non può essere verificata, l'incontro dovrà essere annullato.

11. IL PUNTO 11 NON E' DI INTERESSE PER I PAZIENTI

- COSA ACCADE ORA PER CHI VOLESSE VENIRE A FARE UN COLLOQUIO O IN SEDUTA TERAPEUTICA?

A) Il paziente potrà VENIRE FISICAMENTE IN STUDIO, secondo le normative vigenti a livello nazionale, e seguendo le indicazioni di prevenzione/precauzione indicate sopra, ovvero: sono necessarie le normali precauzioni igieniche generali se professionista e paziente sono asintomatici e non vi sono particolari fattori epidemiologici di rischio (provenienza da aree estere o nazionali a particolare rischio epidemico, frequentazione diretta di soggetti positivi o sospetti, etc.). Se vi sono sintomi (febbre, tosse, dispnea) o fattori di rischio epidemiologico, gli appuntamenti devono ovviamente essere rinviati. E' necessario comunque: Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci; usa fazzoletti monouso. Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate;  Tieni una distanza di almeno 1-2 metri durante i colloqui (valuta anche gli eventuali impatti di setting, e sii pronto a discuterne con il paziente se opportuno); Tieni a disposizione un dispenser di soluzione igienizzante idroalcolica, da far usare ai pazienti prima della manipolazione di test, materiali diagnostici, giochi per bambini che debbano poi essere poi usati da altri. Valuta come comunicare in modo sereno la richiesta di farne uso; Devi prestare particolare attenzione in caso di attività di natura psicocorporea, che richiedono a volte un contatto più ravvicinato col paziente, e dove il rispetto delle norme di igienizzazione (uso di soluzione idroalcolica) deve essere tassativo; Ricordati inoltre di pulire regolarmente le superfici di lavoro (tavoli, sedie) e sanitarie del tuo studio con disinfettanti adeguati (a base di cloro o alcol), e di arieggiare regolarmente i locali. In caso tu abbia una sala d'attesa, tieni maggiormente distanziate le sedie, e pulisci giornali o materiali di gioco/lettura lasciati a disposizione dei clienti. 

B) Il paziente potrà decidere di SVOLGERE LA SEDUTA USANDO MEZZI TELEFONICI E TELEMATICI. La consulenza online, se esperti del suo uso, potrà essere molto preziosa proprio per i pazienti che possono trovarsi in situazioni di isolamento, o residenti in zone rosse; nel qual caso la si può proporre come utile forma di supporto e/o continuità della relazione clinica. (rispettando Raccomandazioni del CNOP 2017. Questa possibilità va a favore anche delle limitazioni di spostamento tra regioni e comuni, indette a livello nazionale, con il Decreto del Ministero della Salute. 

Sperando di aver chiarito alcuni punti di rilevanza, mi stringo con affetto a tutti i medici, infermieri, operatori che stanno faticosamente lottando per far rientrare l'emergenza, alle famiglie colpite e a tutti i lavoratori che indirettamente stanno subendo gli effetti economici di questa rilevante situazione. Restiamo uniti!

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